Quest’avventura è iniziata a maggio dello scorso anno, quando programmando la stagione 2021/22 con il Presidente Caserta, abbiamo stabilito insieme che avrei interpretato l’incarico di Mister.
Grazie all’appuntamento estivo della partitella del giovedì abbiamo iniziato fin da subito una sorta di “campagna acquisti”, le ragazze che si sono avvicinate spontaneamente al Cadore hanno fin da subito trovato un ambiente tranquillo e sereno, dove poter giocare a calcio con l'intento principale di divertirsi!
A fine agosto siamo partite per il ritiro (rigorosamente al mare) e lí mi é subito stato chiaro che si era formato un gruppo di persone che condividevano gli stessi intenti: voglia di fare bene, costruire un gruppo solido e creare un identità ben precisa.
La qualità della squadra si è vista sin dalla prima partita con il Venera (coppa Italia), in cui abbiamo inaspettatamente vinto 6-2 e che ci ha aiutato a prendere maggiore consapevolezza delle nostre capacità, una consapevolezza che è poi cresciuta durante la prima fase del campionato, che per prestazioni ha sicuramente lasciato il segno e stupito tutti quanti, specialmente noi.
Indubbiamente é da segnalare la prova sul campo della Bassanese, una giornata e una partita perfetta, che ci ha fatte sognare in grande e che probabilmente non dimenticheremo mai.
A metà stagione il susseguirsi di infortuni ha poi purtroppo indubbiamente indebolito la rosa delle giocatrici; impossibile non parlare della rottura del crociato che ha bloccato Anna Cavalca, riconosciuta da tutti come la nostra miglior giocatrice.
Personalmente quando penso al Cadore, non penso mai alle singole parti, quanto piú al tutto; ed è per questo che durante l’anno non ho quasi mai sottolineato la sua assenza, ma sarebbe ipocrita, in tempo di bilanci, non riconoscere quanto abbia pesato sul girone di ritorno non averla avuta in campo, girone nel quale abbiamo totalizzato 1/3 dei punti dell’andata.
Sicuramente il Covid non ha aiutato la situazione, forzando lo stop di 7 ragazze contemporaneamente per due settimane.
Caratterialmente cerco sempre di guardare gli eventi in un'ottica positiva:
gli infortuni che ci hanno penalizzato , hanno allo stesso tempo, dato spazio a giocatrici che diversamente avrebbero giocato meno; nonostante questo fosse il primo anno in cui alcune ragazze si sono avvicinate al mondo del calcio, sono state in grado di sfruttare nel migliore dei modi questa situazione, crescendo e migliorando esponenzialmente fino ad arrivare a debuttare come titolari, non sfigurando mai ai miei occhi per l'impegno messo in campo.
E di riflesso a queste due situazioni, la mia gioia più grande: vedere le ragazze più esperte mettersi letteralmente a servizio del Cadore, ogni partita, per tutti i 90 minuti, senza mai mollare, impegnandosi silenziosamente, senza una parola di sconforto per gli altri, facendo molti chilometri per esserci, cambiando mille turni al lavoro, imbattendosi di antidolorifici per essere al top, cambiando anche tre ruoli nella stessa partita….. insomma, come diciamo noi: UN CIRCO!
Per concludere, quindi, credo che quello che ci portiamo a casa dopo questa stagione, più dei risultati e delle statistiche, è la conferma che le ragazze siano legate al Cadore da un forte senso di appartenenza, quasi viscerale, che ci ha portato, in alcune situazioni, a fare dei miracoli, ma più di tutto ci ha fatte sentire unite e parte di un qualcosa di bello, di grande.
Per ricambiare la mia gratitudine non posso fare altro che mettermi di nuovo al lavoro per costruire una rosa di giocatrici che sia ambiziosa, che abbia sempre voglia di mettersi in gioco, di vincere, di condividere e che sia ovviamente anche un po’ pazza!
Vi aspetto sempre alla partitella del GIOVEDÌ, ore 19.30 in via Santini 72/A!
Forza Cadore, Forza Tigrotte
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